Che cosa fu il modernismo?
suo modernismo non è stato che la lenta e penosa espiazione di quell'errore giovanile; come se qual¬cuno, cercando una fanciulla della quale gli
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sua, i pochi anni lungo i quali ha condotto i1 suo racconto, a persistere nella esperienza male avviata e meditare e cercare, questo ci dice il
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il suo eroe, passo passo, nelle vicende esteriori e negli scritti, con delicata femminile riservatezza. E tuttavia il racconto stesso che essa fa del
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di Tyrrell la Chiesa cattolica c'entra un poco come quel numero di casa sbagliato del quale parlavo. Egli è passato per essa, portando nel suo animo
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scritti; e così bisogna intenderlo, per comprendere lui e il suo caso. Immaginate voi, ora, un Ippolito Taine, ad esempio, cattolico e prete?
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¬za di scrollare da s'è qualche cosa che si chiama la Chiesa di Rorna ed il suo sacerdozio, in un paese, come la Francia, dove una logica convenzionale
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incomparabile finezza, e dà quello che dice come sua esperienza, per coscienze sorelle. Il suo più forte vincolo con la Chiesa, negli ultimi anni, sarà questo
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critica stessa, nel suo sviluppo, fatale come le leggi della razionalità umana, indipendenti da ogni interesse di teologi o di Chiese, da ogni
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d'Aquino. L'eretico, se mai, fu il Vaticano, in questa materia. Il suo più grande errore, quello per il. quale Pio X si rifiutò di lasciarlo rimaner nella
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sforzavano di contenerlo, di adattarlo cioè ad uno sviluppo storico e ad una interpretazione, razionale o mistica, che lo conducesse, come verso il suo
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